Dal 2011 l'Unità Operativa in cui lavoro (Urologia) ha deciso di adottare il protocollo ERAS.
L'Enhanced Recovery After Surgery nasce per la chirurgia colorettale ad opera del professor Kehlet ed è stata in seguito esportata alle altre chirurgie.
L'ERAS consiste in un approccio multimodale e multiprofessionale che rivede la pratica clinica ed assistenziale in diversi momenti del percorso pre- intra- e post-operatorio; il suo fine è quello di ridurre lo stress metabolico legato all'intervento chirurgico facendo in modo che il paziente possa ritornare al più presto alle proprie abitudini di vita.
I punti clinico/assistenziali presi in esame sono schematizzati nel grafico seguente:
Nonostante ogni singolo punto abbia un razionale che spieghi perchè sia auspicabile applicare la pratica in questione, è interessante vedere come l'applicazione del modello in ogni sua fase porti ad una sinergia degli effetti benefici sul paziente.
Per informazioni sul progetto vi rimando al sito www.eras.org .
Ciò che mi interessava farvi notare è che alcune voci come il counselling preoperatorio, l'eliminazione delle preparazioni intestinali, il digiuno pre operatorio (6 ore dai solidi e 2 dai liquidi), il riscaldamento del paziente in sala operatoria, la mobilizzazione precoce, l'alimentazione precoce sono esclusivamente di competenza infermieristica e che anche tutti gli altri punti richiedono comunque la collaborazione dell'infermiere!
Personalmente ho avuto la fortuna di essere inserita nel progetto aziendale: ogni unità operativa ha costituito un gruppo di lavoro (Chirurgo, Anestesista ed Infermiere) e ogni gruppo di lavoro ha stilato un protocollo riguardante inizialmente un singolo intervento (nel nostro caso abbiamo iniziato con le Prostatectomie Radicali Robotiche).
Il percorso è stato lungo, gli ostacoli tanti, soprattutto legati ai pregiudizi e alle consuetudini difficili da cambiare; onestamente ad oggi ancora non credo che nonostante i cinque anni passati possiamo affermare di applicare il protocollo ERAS in ogni suo punto.
Non è possibile cambiare la testa di tutti, ma comunque informandoci per lo meno possiamo sfatare dei falsi miti e sapere cosa rispondere se qualcuno obietta sulla nostra pratica assistenziale.
Buona navigazione!
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